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Questo volume contiene le riflessioni critiche di Lawrence sulla psicoanalisi freudiana e alcune delle critiche da lui mosse colgono indubbiamente nel segno. L'affermazione della natura non primaria ma acquisita e storicamente determinata dal "desiderio d'incesto" del "complesso di Edipo", la critica all'inconscio freudiano ritenuto un falso inconscio perché derivato dalla mente, "il trauma della nascita" come evento chiave di tutta la vita psichica, il vero inconscio come energia primordiale discontinua ed estranea ad ogni sistematica della vita psichica, la critica alla necessità del nesso repressione/civiltà stabilito da Freud, sono alcuni dei temi sui quali si svolge la riflessione che non tarderanno a ripresentarsi nel corso stesso della storia della psicoanalisi e nei numerosi tentativi di revisione delle dottrine originarie. La teoria che lo scrittore oppone a Freud, elaborata con l'apporto dei saperi più diversi dell'Occidente e dell'Oriente, costituisce il principale punto di riferimento per cogliere il senso di tutta l'opera del grande autore inglese. Il testo è preceduto da un saggio che chiarisce e commenta le idee, non sempre facili, del grande scrittore di Eastwood.